martedì 24 dicembre 2013

FAST Equipaggio Treno: Buon Natale 2013

FAST Equipaggio Treno: Buon Natale 2013: Il gruppo di lavoro equipaggi augura a tutti gli iscritti, simpatizzanti e collaboratori del gruppo Equipaggi ed alle Loro famiglie i p...

Buon Natale 2013



Il gruppo di lavoro equipaggi augura a tutti gli iscritti, simpatizzanti e collaboratori del gruppo Equipaggi ed alle Loro famiglie i più sinceri auguri di Buon Natale ed un Nuovo Anno ricco di grandi e dignitose  novità nel mondo Equipaggi !



domenica 15 dicembre 2013

1450 posti di lavoro in Ryanair in Aeroporto ed a bordo LAVORO per EQUIPAGGI

http://www.worky.biz/31229/1450-posti-di-lavoro-in-ryanair-in-aeroporto-ed-a-bordo.html





TORINO: NIENTE LINEA 2 DELLA METROPOLITANA, SI PROSEGUE CON IL PASSANTE FERROVIARIO

Cambio di programma a Torino. Non serviranno più alla costruzione della linea 2 della metropolitana i 28 milioni stanziati dal governo italiano, ma all’ultimazione del passante ferroviario. È questa la decisione che inizia a prendere piede in Sala Rossa, dove entro il 31 dicembre di quest’anno si dovrà decidere in che modo spendere quel denaro. A chiederlo è il Ministero dei Trasporti, che in alternativa sarà costretto a riappropriarsi dei fondi stanziati. E dunque i soldi stanziati per la linea 2 della metropolitana saranno dirottati dapprima su un capitolo generico "infrastrutture per la mobilità urbana", per essere poi spesi per il completamento del passante ferroviario.
Queste le dichiarazioni dell'Assessore ai trasporti, viabilità, infrastrutture, Viabilità invernale del Comune di Torino, Claudio Lubatti: «Ne ho parlato con il sindaco e con l'assessore all'urbanistica: quei soldi servono per completare il passante con le due stazioni di Dora e Zappata». Secondo Lubatti, infatti, il passante ferroviario diventerebbe di fatto una sorta di metropolitana, la famosa linea 2, che consentirebbe di attraversare la città da sud a nord in soli 15 minuti. Lubatti ha comunque confermato che il Comune di Torino non intende rinunciare alla linea 2 della metropolitana, ma che i soldi saranno dirottati sulla realizzazione delle stazioni mancanti del passante ferroviario per non perderli. E infatti afferma che "i tempi per non perdere quei soldi sono stretti e il passante è una priorità". D’altronde, già il prossimo gennaio dovrebbero arrivare i 25 milioni di euro per la copertura di superficie stanziati dal “Decreto del Fare”, e i 28 milioni dirottati potrebbero essere disponibili poco dopo. Anche i costi preventivati per i sistemi di sicurezza, gli ascensori, la vigilanza, gli impianti e gli arredi delle due stazioni sarebbero in linea e ammonterebbero pressappoco a 30 milioni di euro. Poi Lubatti conclude dicendo: «in questo modo potremmo fare i bandi di gara il prossimo anno e consegnare le due stazioni finite entro la fine della legislatura, ovvero nel 2016».
Dunque al momento dovremmo accontentarci di un passante ferroviario al posto della metro. La differenza sostanziale sta soprattutto nella distanza tra le stazioni e nel fatto che il passante ha una frequenza di circa 8 minuti. Intanto la famigerata linea 2 della metropolitana rimane ancorata alle casse comunali, con progetti che stentano a partire. Del resto, le operazioni di cassa del Comune stimano l’apertura della seconda linea della metropolitana tra il 2022 e il 2023

http://www.torinofree.it/201312152438/cronaca/torino-niente-line-2-della-metropolitana-si-prosegue-con-il-passante-ferroviario.html

martedì 10 dicembre 2013

FAST Equipaggio Treno: Un ripasso sulla sicurezza non guasta

FAST Equipaggio Treno: Un ripasso sulla sicurezza non guasta: http://www.bo.astro.it/staffonly/FG_U1.pdf

Un ripasso sulla sicurezza non guasta

http://www.bo.astro.it/staffonly/FG_U1.pdf

UNA PECORA UN GREGGE DI NERE PECORE



Un ripasso non guasta REGOLAMENTO SEGNALI

http://site.rfi.it/quadroriferimento/files/RS.pdf

Il servizio ferroviario metropolitano in Piemonte


http://www.sfmtorino.it/








L’iPad au service des conducteurs à la SNCF






http://www.igen.fr/ipad/l-ipad-au-service-des-conducteurs-la-sncf-108369

Trenitalia, inchiesta della procura sul macchinista unico ai comandi


Indagato un dirigente: secondo il pm Pollidori la presenza di un solo professionista a bordo dei convogli potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori. Le verifiche a cura dei tecnici della Asl Rm/A

La presenza di un solo macchinista sui convogli ferroviari potrebbe rendere rischioso il trasporto su rotaia. La procura di Roma ha aperto un'inchiesta nei confronti di un dirigente di Trenitalia, responsabile della sicurezza sul lavoro, per capire se sia legittimo che a bordo dei treni viaggi un unico professionista. Per il pm Pietro Pollidori, che porta avanti gli accertamenti - originariamente avviati dalla procura di Genova - e che ha notificato all'indagato un invito a comparire, il fatto che moltissimi convogli vengano condotti da una sola persona potrebbe costituire una violazione della normativa per la sicurezza sul lavoro.

Altre verifiche sono state affidate dal magistrato ai tecnici dell'Asl Rm/A della capitale. Il pm, che ha già ricevuto una memoria dal funzionario chiamato in causa e un'ampia documentazione dall'ufficio legale della società, ha deciso di procedere con l'interrogatorio, che potrebbe svolgersi a fine mese.

La questione del 'macchinista solo' è da tempo oggetto di un contenzioso tra l'azienda e i sindacati, i quali sono convinti che l'utilizzo sul treno di un unico professionista altamente qualificato sia potenzialmente pericoloso per i viaggiatori e per gli operatori a bordo. Per le rappresentanze sindacali, soltanto con un equipaggio interscambiabile, in grado di condurre un treno e garantire assistenza all'utenza, si supererebbero tutte le criticità che possono verificarsi durante tutto il percorso.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/09/05/news/treni_aperta_un_inchiesta_su_macchinista_unico_mette_a_rischio_la_sicurezza_dei_passeggeri-65950782/
 

#Sapetavelo


La delocalizzazione


Lavoratori Dussman contro di Trenitalia: non puliscono i treni da sabato „Lavoratori Dussman contro di Trenitalia: non puliscono i treni da sabato“

Lavoratori Dussman contro di Trenitalia: non puliscono i treni da sabato

Per protesta non puliscono i treni da mercoledì 4 dicembre mentre questa mattina, per far sentire la loro voce, si sono radunati davanti alla sede delle Ferrovie dello Stato in piazza della Croce Rossa. Continua la protesta dei lavoratori addetti alle pulizie dei treni ad Alta Velocità, Freccia Rossa e Freccia Argento della Capitale. La società che nel febbraio scorso si è aggiudicata l'appalto di Trenitalia, la Dussmann service srl, “dopo aver inviato sei lettere di licenziamento ieri ne ha mandate altre 18” spiega Franco Castellano lavoratore e rsa Fit Cisl presente al presidio. L'obiettivo è quello di “ottenere un incontro con i vertici di Ferrovie dello Stato dopo che le trattative con la società si sono interrotte”.
Intanto i lavoratori continuano a incrociare le braccia per protesta. E la sporcizia si accumula. “Da quando abbiamo iniziato la nostra protesta non puliamo più i treni ad Alta Velocità. Sappiamo che qualche utente si è lamentato” racconta un lavoratori.
Per alzare la voce e dire basta ai licenziamenti questa mattina i lavoratori si sono spostati di fronte alla sede di Fs che ha affidato, tramite appalto, il servizio alla Dussmann. Sul posto, a difesa dell'entrata del palazzo, anche la Finanza. “Addirittura alcuni dei nostri colleghi alla notizia del licenziamento si sono sentiti male” spiega Castellano. “Abbiamo dovuto chiamare l'ambulanza”.
“La Dussmann sta procedendo con i licenziamenti nonostante in una lettera il committente Trenitalia abbia dichiarato apertamente che non c'è stata alcuna diminuzione nell'importo del precedente appalto. Bisogna trovare una soluzione, non si possono concedere ammortizzatori sociali in queste condizioni” denuncia Maurizio Magistri sindacalista Cisl e lavoratore della Dussmann.
Nei mesi scorsi la società di pulizie aveva avviato la procedura di mobilità per 47 lavoratori su un totale di circa duecento. I sindacati Fit Cisl e Ugl si erano opposti ai licenziamenti sostenendo che per l'azienda non c'erano i presupposti per il licenziamento. Mancato accordo anche in Regione, dove era stato aperto un tavolo tra i sindacati e la società per arrivare a una soluzione. Poi i licenziamenti.


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